
Nel secondo si riparte subito forte e nei primi 6 minuti Pavia riesce a mettere in cascina 6 punti che riducono il distacco ed aumentano la ferita in seno agli ospiti. A questo punto sale in cattedra chi non ti aspetti che guidi la rimonta, chi lavora sempre nell’oscurità dell’azione, chi sposta da sempre il piano senza aver preso nemmeno una lezione per imparare a suonarlo: la prima linea pavese che con capitan Pallaro,un devastante Fietta ma soprattutto con Zambianchi, ricaccia l’invasore sempre dietro la linea del vantaggio; simbolo di questo Piscitelli veloce apertura ospite viene atterrato da Zambianchi, pilone pavese, per due volte ponendo fine alle sue scorrerie. A metà tempo arriva la segnatura che fa esplodere il Cravino, da una touche sui 22 Pavia imposta un drive che viene ben arrestato dall’organizzata difesa ospite, ma i padroni di casa sono bravissimi a far leva sul portatore di palla e ruotando l’asse grazie ad una decisissima spinta del solito Zambianchi si riorganizzano portando in meta Negri e con la trasformazione di Verona portandosi a più tre e provvisoriamente in vetta alla classifica. La situazione appare sorridere alla compagine di coach Froggett che per non sbilanciarla non fa cambi e Zambianchi continua a mietere vittime come la forte e mastodontica terza centro bresciana fatta volare in terra dall’ariete di Torre dei Negri che si merita l’oscar come miglior attore protagonista per il film “la pazzesca rimonta”. Ma questa non è una pellicola a lieto fine e a dodici dalla fine una brutta palla persa dal giovane, praticamente esordiente Cullacciati, autore di una buonissima prestazione, lancia in meta l’estremo della Bassa Bresciana, nell’azione Pallaro prende un cartellino giallo privando i suoi di un importante aiuto nella ricerca della vittoria che purtroppo non arriva. Pavia esce a testa altissima da questo scontro diretto dimostrando di essere competitiva con qualsiasi formazione e nonostante l’affollatissima infermeria con a capo Cozzi, per non dimenticare Donatiello, Roberto, Sorrenti, a cui vanno aggiunta le assenze di giocatori importanti come Morabito e Maley. La lotta per i primi posti è appena iniziata.
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