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mercoledì 28 novembre 2012

PAVIA CALCIO, A TU PER TU CON...ALDO PREITE


Andrea Aldo Preite, responsabile dell’area tecnica del Pavia (nato il 2 maggio 1977 a Taranto), è il protagonista di questa settimana di ‘Lo Sapevate che?’. 
Torniamo al maggio 2011: come ha maturato la scelta di smettere di giocare a 34 anni per diventare dirigente?
«Ringrazio la famiglia Zanchi per l’opportunità e Zocchi che ha speso per me parole importanti. Attorno ai trenta anni ci si inizia a chiedere cosa si vuole fare da grande. La figura del dirigente mi affascinava più del mister. Ho fatto delle valutazioni, avrei potuto giocare ancora qualche anno in Lega Pro ma ho avuto la chance ed ho scelto di iniziare un altro percorso»
Un giocatore si allena due ore al giorno, la giornata del dirigente è molto più lunga
«Da calciatore si ha tanto tempo libero, ora lavoro magari anche 13 ore al giorno guardando partite e calciatori»
Quali sono state le difficoltà iniziali? 
«Ho smesso a maggio e a giugno ero a fare il mercato. Non conoscevo nessun operatore ed ero in un ambiente in cui non ero mai stato. Poi pian piano ho iniziato a prendere contatti: ora conosco tutti»
Preite è una scommessa vinta del Pavia?
«E’ troppo presto per dirlo, l’anno scorso pensavo il contrario – sorride – Nei primi mesi ho avuto qualche pensiero che non fossi adatto, ma ho sempre pensato che fosse il mio futuro. Fare 9 punti nel girone d’andata è stato brutto, poi abbiamo lavorato e ho cercato pian piano di ripagare la fiducia»
A distanza di tempo si è dato una spiegazione di cosa non è funzionato nella stagione scorsa? 
«Abbiamo avuto subito difficoltà con giocatori che non hanno mai capito l’importanza del campionato che avevano davanti»
Quale è stata finora la soddisfazione più grande da responsabile dell'area tecnica?
«Il fatto di vedere i giocatori presi quest’anno che stanno crescendo. Possiamo perdere o vincere, ma i nostri ragazzi stanno maturando in poco tempo»
Qual è la scommessa vinta da Preite come dirigente?
«Fasano: tutti lo davano per finito, era senza contratto l’anno scorso invece si è dimostrato un professionista esemplare. Statella non lo conosceva nessuno, così come Capogrosso, e Cesca dicevano che non avrebbe reso in categoria. Siamo stati bravi a prendere Falco quando tante squadre lo volevano e Di Chiara quest’anno»
Il film «The special relationship» (2010) racconta la relazione speciale tra Clinton e Blair, anche tra Preite e il Pavia c’è un legame particolare anche nei momenti difficili
«Ho fatto 4 anni da calciatore e questo è il secondo da dirigente. Vivo vicino a Pavia e sento gli umori. Ero un giocatore amato, ma andando dall’altra parte della barricata sapevo di essere soggetto a critiche. I tifosi però mi hanno sempre stimato, me lo hanno dimostrato la scorsa stagione quando dopo quattro mesi sono stati intelligenti a capire il momento»
Quale è stata la più grossa soddisfazione da calciatore?
«Aver vinto la C1 a Varese tre anni fa, sensazioni e emozioni fantastiche: il rammarico è stato arrivarci tardi a 33 anni»
La più grossa delusione?
«Non aver vinto il campionato a Pavia l’anno che siamo arrivati ai play off»
L’allenatore che ha più influito sulla sua crescita?
«Sannino l’ho avuto dai 14 anni da quando ero a Monza, poi mi ha sempre portato dietro da Bolzano, a Varese e Meda. Tra me e lui c’è un rapporto di amicizia, prima ci vedevamo spesso e siamo andati in vacanza insieme, ora ci sentiamo quasi tutti i giorni e ci frequentiamo un po’ meno. I primi anni quando uscii dalle giovanili iniziai a giocare a Voghera, il mister abitando là mi è stato vicino e mi ha dato molti consigli»
Quale è il treno perso di Preite?
«A 18 anni mi voleva la Lazio e l'Atalanta, avevo fatto 30 partite in C2 ed ero nel giro della nazionale con Miccoli, Stellone e Abbiati. Poi mi ruppi il ginocchio e dovetti ricominciare, ero giovane e non avevo la maturità di capire di curarmi bene e di lavorare sodo. Pensavo che comunque sarei tornato forte, poi però dopo l’ho pagata perché il ginocchio mi faceva male e si gonfiava perché non avevo fatto la riabilitazione corretta»
Preite giocatore e Preite dirigente: che cambiamento c'è stato?
«In campo ero aggressivo e determinato, ora ho più responsabilità, sono più razionale e cerco di dare l’esempio: la prospettiva è diversa. Quest’anno bisogna fare da psicologi a dei ragazzi per stemperare l’euforia»
I giovani del Pavia chi possono prendere come esempio? 
«Oscar Brevi che ha giocato fino a 42 anni e fino a 27 era in C2. E’ arrivato in A a 32 anni: tardi ma ce l’ha fatta. Come qualità ho giocato con Neto Pereira che era straordinario e Giulio Ebagua»
Che consigli da ai ragazzi azzurri?
«Se uno si costruisce una carriera in C dopo deve andare a lavorare, quando vedo ragazzi con gli orecchini, con macchine belle che vogliono fare i Balotelli cerco di spiegare l’importanza di stare con i piedi per terra perché l’importante è lavorare per svoltare e raggiungere le categorie più importanti. Parlare con giocatori come Cesca, Ferrini, La Camera è scontato perché hanno la testa da calciatori, con i giovani bisogna invece far capire l’importanza di avere la mentalità giusta»
Preite da ragazzo com’era?
«A scuola ero un discreto studente, ho fatto due anni come grafico pubblicitario poi giocando nella primavera del Monza non riuscivo a fare entrambe le cose e ho scelto il calcio»
Che rapporto ha con i suoi genitori?
«Ottimo, mio papà Mimmo mi ha sempre seguito e supportato nelle mie scelte e lo stesso mia mamma Maria»
Accanto alla dimensione di responsabile dell'area tecnica c’è anche quella di padre di Letizia, Alessandro e Nicolò 
«Il tempo da dedicare è poco, sono sempre in giro a vedere partite e giocatori. Mia moglie mi sta vicino e mi capisce anche se comprendo che non è facile con tre bambini. Con i miei figli sono molto apprensivo, appena hanno qualcosa mi agito subito e inizio a fare telefonate»
Dopo tanti anni da calciatore ora può concedersi qualche sfizio, a partire dal cibo
«Ho mangiato venti anni bresaola e pasta, adesso anche se non gioco più sto attento e cerco di curarmi: mi piace molto la pizza, il mio piatto preferito è il pollo al forno con le patate»
I tifosi visto l’andamento della squadra si chiedono: che sia questo l’anno buono per il Pavia? 
«C’è una società solida e seria alle spalle, Alessandro è un AD giovane ma può avere una carriera importante e c’è un allenatore vero come Roselli che è fondamentale, come testimonia il fatti di avergli stipulato il contratto prima ancora di giocare i play off nella scorsa stagione, ma il Pavia è composto anche da giocatori bravi. Mi interessa che ragazzi come Kovacsik, D’Orsi, Di Chiara, Redaelli crescano e vadano in categoria superiore»

lunedì 16 luglio 2012

PAVIA CALCIO, domani scatta il ritiro tra speranze e nuovi arrivi


Scatta domani la stagione del Pavia Calcio targato ancora una volta Giorgio Roselli. Il tecnico umbro, che è stato confermato alla guida degli azzurri, è carico per il campionato che verrà, che potrebbe riservare qualche sorpresa interessante. La Lega Pro unica infatti potrebbe candidare il Pavia ad un inatteso ruolo da protagonista. Intanto prosegue il mercato.


Salice - Il Pavia partirà martedì alla volta di Salice Terme da dove comincerà ufficialmente il lavoro di Roselli sulla squadra. Questa volta dall'inizio. Non da metà stagione. C'è grande curiosità nel vedere dove potrà arrivare questa squadra e i tifosi stanno seguendo da vicino ogni mossa societaria. Mosse, che mai come quest'anno sono in linea con il mercato nazionale: vendere i pezzi pregiati, puntando su elementi di valore. Magari a basso costo. Intanto il primo test di un certo valore è in programma proprio a Salice domenica 29 contro una neopromossa in B. La Pro Vercelli.


Mercato - Il Pavia ovviamente non è ancora al completo e questo è chiaro. Per questa ragione Preite e Zanchi stanno lavorando con grande intensità per arrivare ad elementi importanti. Servono un centrale di difesa, almeno due centrocampisti, un esterno e una punta. Per questo ruolo è forte il pressing pavese su Giacomo Beretta, attaccante classe '92 del Milan, mentre è da registrare il ritorno di fiamma del Livorno per Facchin. 

martedì 31 gennaio 2012

OGGI ALLE 19 chiude il CALCIOMERCATO! Cosa fa il PAVIA?

di Alessandro Iraci

Ultimissimo giorno di mercato quello odierno. Si chiude infatti stasera, con il gong delle ore 19, questa sessione invernale di calciomercato presso i saloni dell'Ata Hotel Executive di Milano. Anche il Pavia è presente nei saloni del noto Hotel che nei mesi del mercato si trasforma in un vero e proprio porto di mare. Gli azzurri sono attenti sia per operazioni in entrata che in uscita. Se è vero che Aldo Preite  e Alessandro Zanchi stanno valutando le cessioni di alcuni elementi in esubero per sfoltire la rosa, il Pavia sta monitorando anche alcuni nomi in grado di completare l’organico a disposizione di mister Roselli per quest’ultima parte di campionato.

In entrata – Possibili nomi in entrata per il Pavia sono quello del portiere del Brescia Andrea Caroppo, dell’esterno del Lecco Mario Rebecchi, consigliato proprio da Roselli e scuola Inter, ma anche quello di Claudio Grauso, mediano del Benevento, sul quale però c’è da registrare l’inserimento delle Reggiana e un irrigidimento del club campano. Possibile anche che il Pavia non faccia nulla di più visto che sono arrivati già Cesca, Pezzi, Statella e Cinelli.

In uscita – Da tenere sempre sott’occhio Gabriele Puccio, che potrebbe salutare Pavia. Lo vogliono il Como e club in Seconda Divisione. L’Isola Liri è forte su Romeo, ma il giocatore tentenna. Bufalino rimarrà alla corte di Roselli, così come pure Galassi. Anche Falco, autentico tormentone del mercato del Pavia, resterà in riva al Ticino. 

giovedì 26 gennaio 2012

PAVIA CALCIO, altro colpo di mercato! Dal Sassuolo arriva Cinelli

di Alessandro Iraci


La notizia era ventilata da ieri, quando la trattativa aveva subito una forte accelerata. Da oggi però è ufficiale: il Pavia ha un nuovo centrocampista centrale. E' Antonio Cinelli, mediano classe 1989, proveniente dal Sassuolo, squadra seconda nel campionato di Serie B. Eccolo dunque il colpo che chiude il mercato del Pavia a meno di scossoni clamorosi. 


Già a disposizione - Cinelli sarà a disposizione di mister Roselli per la gara contro il Carpi di domenica prossima e con lui farà il suo esordio nella formazione pavese. Il centrocampista, nativo di Roma e classe '89, ha giocato a Sassuolo nelle ultime due stagioni. con la formazione neroverde ha pertanto disputato il campionato di Serie B. Cinelli ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile della Lazio fino a diventare capitano della Primavera allenata da Roberto Sesena. Centrocampista straordinariamente duttile, capace di fare la differenza sia in fase di regia che di interdizione, Cinelli nell'ultima stagione in biancoceleste ha fatto parte della squadra che ha macinato record ottenendo il primato di punti in assoluto per la Lazio nella regular season del campionato Primavera, raggiungendo peraltro dopo diverse stagioni di assenza l’ingresso nella final eight scudetto. Finito in prestito al Lumezzane, ambiziosa realtà di Lega Pro, impegnata nel campionato di Prima Divisione, in terra bresciana Cinelli ha saputo rapidamente imporsi come centrocampista chiave di una squadra che ha saputo andare avanti anche in Coppa Italia fino agli ottavi di finale contro l’Udinese. Merito dell’ottimo feeling con il tecnico Leonardo Menichini, che ha saputo valorizzarlo sin dalle sue prime apparizioni. Poi il passaggio al Sassuolo e ora l'avventura in prestito al Pavia. 


Preite lo aveva detto - "Il mercato? Se arriva qualcuno a darci una mano è una cosa buona". Così Aldo Preite ieri, dopo la conferenza stampa di presentazione del mister del Pavia Giorgio Roselli, aveva ammesso di fatto che il mercato del Pavia non era chiuso. Serviva un centrocampista. Ora Roselli avrà il suo uomo in mediana. Largo alle operazioni in uscita dunque: Puccio partirà, come rischia di farlo pure Bufalino, mentre il club di via Alzaia sembra aver finalmente resistito definitivamente alle pressioni dello Juve Stabia per Falco. Il club campano tornerà alla carica con il Lecce in estate. 

lunedì 16 gennaio 2012

PAVIA CALCIO, Aldo Preite sul marcato: "Falco? Resta con noi fino a fine stagione. Faremo altre operazioni in entrata"

Prosegue il silenzio stampa in casa Pavia. A parlare, nel post partita contro il Sorrento, è il direttore sportivo Aldo Preite.

Aldo, è difficile trovare le parole adatte per descrivere un momento quasi surreale...

"Ci troviamo dinnanzi ad una situazione difficilmente immaginabile. E' difficile commentarla: sarà ripetitivo ma c'è veramente ben poco da dire, se non da lavorare. E' un peccato perché anche oggi (ieri, ndr) abbiamo preso un gol nell'unico tiro in porta del Sorrento, in campo abbiamo visto solo una squadra che, fino all'espulsione di Puccio, ha giocato e lottato contrariamente da quanto si è visto nell'ultima apparizione casalinga, dove dopo il gol del Foggia non siamo più riusciti a rialzarci".

Lecito ora attendersi nuovi inserimenti...

"Sì, lecito perché la situazione ci richiede questo: di certo, dopo Cesca, Pezzi e Statella, qualcuno arriverà ancora. Però bisogna anche focalizzare l'attenzione sul mercato in uscita perché si rischia qualche esubero".

Sottintendi Falco?

"Assolutamente no. Filippo rimane a Pavia fino al 30 giugno 2012, non si muove da qui fino a quella data indipendentemente da quanto riportano alcuni siti web o giornali nazionali".

Allora potremmo spostarci su Galassi di cui si è spesso parlato di un imminente taglio sebbene ultimamente pare abbia conquistato la fiducia del mister....

"Diciamo che prima che partisse il campionato, lui era sulla carta uno degli undici titolare. Poi, vuoi per l'infortunio alla prima giornata, vuoi per qualche prestazione sottotono si è un po' perso ma credo che oggi sia stato il migliore il campo. E' un ragazzo giovane che ha bisogno di sentire la fiducia del mister e della società, è in crescendo e sta facendo bene".

lunedì 28 novembre 2011

Pavia Calcio: tutti contro tutti! Preite contro Gheller. Falco fuori per novanta minuti ma lui sta bene...

di Alessandro Iraci

Per carità, quando si perde toccano dei processi, ma quanto sta succedendo al Pavia Calcio è davvero qualcosa di strano. Tenere fuori Facchin, reo di aver sbagliato la partita di una sette giorni fa contro il Benevento per Cacchioli, che certamente meglio non  ha fatto, lasciare per novanta minuti in panchina la fantasia di Falco e sparare gomitate in area al ventesimo lasciando i compagni settanta minuti in dieci a Como con la nave che affonda equivale a dare le budella al gatto. Intanto Preite dice che Falco è stato fuori per problemi fisici, ma ascoltando l'intervista fatta a Pavia Sport mania solo giovedì pomeriggio così non sembra...

Preite contro Gheller - Intervenuto telefonicamente alla trasmissione "Siamo tutti allenatori" in onda su TelePavia, il responsabile dell'Area Tecnica pavese Aldo Preite ha commentato così la quarta sconfitta consecutiva della propria squadra: "Oggi (ieri per chi legge ndr) i ragazzi erano amareggiatissimi. Hanno lottato per novanta minuti, eppure sono usciti dal campo nuovamente sconfitti. Non è un momento facile ma non dobbiamo scoraggiarci. L'espulsione di Gheller è nettamente più grave dell'errore di Cacchioli, perchè nel calcio capita a tutti di sbagliare. Mentre è inaccettabile un gesto come quello di Mavillo Gheller, che a trentasei anni non può commettere gesti del genere, oltretutto quest'anno è recidivo, perciò prenderemo sicuramente provvedimenti. Falco in panchina novanta minuti? In settimana ha avuto dei fastidi fisici, pertanto Pergolizzi ha preferito non rischiarlo, tutto qua".

Ira dei tifosi - Intanto sta montando la rabbia dei tifosi del Pavia che nella pagina di Facebook dedicata alla Curva Nord dei tifosi azzurri hanno voluto far sentire la loro voce e il loro disappunto rispetto a quanto sa facendo vedere la squadra. Insomma la pazienza ha un limite.

giovedì 21 luglio 2011

Pavia Calcio: Gheller si sente leader. Preite lancia il suo colpo Marchi: "Sarà il nostro Milito"


di Alessandro Iraci

La preparazione del Pavia in vista della nuova stagione prosegue senza intoppi in quel di Salice Terme, dove i ragazzi di mister Domenicali stanno imparando a conoscersi e a conoscere i metodi di lavoro del nuovo allenatore. Ieri la squadra al mattino ha svolto una seduta di circa due ore in cui i giocatori hanno lavorato con torelli sulla tecnica e sul possesso palla, mentre nel pomeriggio l'allenamento è stato diviso tra campo De Martino (psicocinetica e partitelle con le sponde) e parco di Salice. Lavoro differenziato per Verruschi, che deve recuperare da un infortunio muscolare rimediato a gennaio, e Reato, giovane della Beretti ai box per una distorsione al ginocchio.


Gheller si carica - Guardando la squadra che il Pavia ha allestito in questa stagione, balza all'occhio subito come tantissimi siano i giovani a disposizione di Domenicali. Una linea verde che la società sta portando avanti da anni, ma che talvolta rischia di essere controproducente. Alla squadra infatti serve un leader, che con l sua esperienza e il suo carisma, sia in grado di guidare  l'esercito Azzurro in un'impresa chiamata salvezza dal campo. Perfetto per questo sembra essere Mavillo Gheller, tornato a casa dopo le esperienze in B, che ne hanno dato lustro alla carriera. Ora però il Pavia, la squadra che lo ha lanciato ha bisogno di lui per far sì che il progetto si compia. E pazienza se lo strappo con i tifosi per i suoi recenti trascorsi a Novara rischia di farsi sentire, soprattutto all'inizio. Sarà il campo ad aiutare a ricucire questa frizione.

giovedì 23 giugno 2011

Calciomercato Pavia: operazioni importanti in dirittura d'arrivo. Il Pavia all'Hotel del calciomercato!

di Alessandro Iraci

La sirena del via al calciomercato non è ancora suonata, ma quel che è certo è che per il Pavia c'è già in piedi un turbillon di trattative. Dopo l'arrivo di mister Domenicali, Preite e Zanchi sono partiti lancia in resta per cominciare a piazzare i primi colpi di mercato. Oggi Aldo Preite è all'Ata Hotel Executive dove si incontrerà con numerosi dirigenti di altre società.

La piazza del calciomercato - Pochi ancora non conoscono l'Ata Hotel Executive. Quello in cui ormai da tempo si tengono le più importanti trattative di calciomercato. Sono ore frenetiche nella giornata di oggi in cui si risolveranno le comproprietà. A Milano sono presenti assieme al nuovo capo degli osservatori azzurro Aldo Preite, anche il direttore dell'area tecnica della Juve Stabia, Salvatore Di Somma, il Ds dello Spezia Moreno Zocchi, il presidente della Reggina Lillo Foti, il Ds del Monza Vincenzo Tridicoi procuratori Davide Lippi, Oscar Damiani, Federico Pastorello, il ds del Ravenna Antonio Recchi e il neo uomo mercato del Varese Mauro Milanese.

martedì 15 febbraio 2011

In esclusiva a Pavia Sport Mania il capitano del Pavia Aldo Preite: "Noi sfortunati ma pecchiamo di concentrazione"

Preite
di Alessandro Iraci

Del Pavia ne è il  capitano e con questa maglia ha vinto mille battaglie, rendendole onore come un guerriero. Stiamo parlando di Aldo Preite, che è intervenuto in esclusiva nel corso dell'ultima puntata di Pavia Sport Mania. Il capitano azzurro è tornato sulla gara di domenica scorsa persa immeritatamente per 1-2 contro la Salernitana. "E' un paio di domeniche che gli episodi ci penalizzano non poco - ammette Preite - Resta il fatto che noi molto spesso ci mettiamo del nostro e non parlo del secondo gol, che è sorto su una sfortunata deviazione sugli sviluppi  di un calcio piazzato, ma del primo, che come per le reti subite a Cremona poteva essere evitato con un pò più di attenzione." Certamente a qualche errore individuale si aggiunge ancora una volta qualche errore arbitrale, con il direttore di gara che specie nel caso del rigore non concesso a Eusepi non ha aiutato il Pavia come già accaduto a Spezia e in altre uscite stagionali. "L'impressione che ho avuto dal campo - commenta il centrale difensivo - Era quella che l'arbitro avesse indicato il dischetto, poi non so per quale ragione, forse su suggerimento di un suo collaboratore, ha cambiato idea. Dal campo mi sembrava rigore netto. Queste sono cose un pò strane che ti lasciano pensare."

sabato 22 gennaio 2011

Pavia, appuntamento con la vittoria. Andrissi sceglie i nuovi e in difesa torna Preite.


di Alessandro Iraci

Quella di domani (ore 14.30 allo stadio Fortunati) sarà una gara da non fallire. Contro la Spal di mister Notaristefano, il Pavia ha un solo risultato a sua disposizione cioè la vittoria. La settimana ha portato in dote il graditissimo ritorno di Veronese che ha riacceso i cuori del popolo pavese e già domani il bomber dovrebbe essere convocato, anche se partirà dalla panchina. Carotti invece, leader indiscusso del centrocampo azzurro, si è fermato a inizio settimana. Per lui si temeva un forfait per la gara di domani, ma il suo repentino recupero, lo farà comunque sedere in panchina. Al suo posto mister Andrissi lancerà il nuovo arrivo Puccio, che dopo la buona prestazione di Spezia, è chiamato alla riconferma. 

mercoledì 19 gennaio 2011

Pavia Calcio, dopo Puccio ed Eusepi nessun nuovo arrivo. In uscita Del Sante!

di Alessandro Iraci

Del Sante
Il Pavia che corre verso la sfida di domenica prossima al ‘Fortunati’ contro la Spal, che tra gli altri conta tra le sue fila l’ex Bologna e Udinese Thomas Locatelli, non avrà altri rinforzi. Alla società di via Alzaia, bastano i validissimi arrivi di Puccio ed Eusepi e per questo non vi saranno altre operazioni in entrata, anche se i dirigenti azzurri manterranno comunque un occhio sempre vigile al mercato, scrutando eventuali occasioni. Se in entrata il discorso appare chiuso, in uscita da Pavia c’è Stefano Del Sante, stufo delle recenti panchine in maglia pavese. Già domenica contro la Spal, mister Andrissi potrebbe non avere più a disposizione la punta perugina, che per qualità tecniche, fisiche e duttilità tattica fa gola a molte squadre di Lega Pro. Quest’anno Del Sante ha messo a segno 3 reti che hanno portato in dote al Pavia punti pesanti, risultando la più valida delle alternative nell’attacco pavese.  Un Pavia che domenica però avrà di nuovo al centro della difesa capitan Preite, che ha scontato il turno di squalifica contro lo Spezia,  e tornerà a dirigere le operazioni là dietro.

Alessandro Iraci