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venerdì 15 giugno 2012

LEGA PRO, tanti club rischiano di non iscriversi. Il PAVIA non è tra questi


Sarà un'altra estate calda quella che sta per arrivare in Lega Pro. E sono tante anche le date da evidenziare in calendario: si parte con lunedì 25 giugno, termine per il pagamento degli stipendi di aprile. Altra data importantissima per i club è quella di sabato 30 giugno, per la quale scade il termine di deposito delle domande di ammissione, con relative fidejussioni (600mila euro per la Prima Divisione e 300mila euro per la Seconda). Poi si arriva a mercoledì 11 luglio con le decisioni prese dal Consiglio Direttivo in merito a quanto è stato presentato, con eventuali ricorsi successivi da depositare entro il 16 luglio. Ultimo verdetto sarà per i primi di agosto con le decisioni definitive dell'Alta Corte e del Tar del Lazio.

Ma quanti sono, al momento, i club che rischiano seriamente di non iscriversi? Le cronache parlano chiaramente delle difficoltà per Piacenza e Triestina (club falliti), poi Siracusa, Andria, Taranto, Foggia, Pergocrema, Casale e Giulianova.

Nell'ultima stagione 2011/2012 i club iscritti erano 77, ma nella nuova stagione sarà difficile ripetersi, in quanto il numero è destinato a scendere notevolmente. E' chiaro che, se restano meno di 66 club, si farà un'unica Lega Pro da tre gironi. Staremo a vedere ...

lunedì 16 aprile 2012

LEGA PRO, il Presidente MACALLI a Radio Sportiva: "Lo stop ai campionati è giusto"

Nella giornata segnata dalla tragedia di Piermario Morosini, sono stati numerosi i commenti provenienti dai massimi vertici delle istituzioni calcistiche. Radio Sportiva ha intervistato Mario Macalli, Presidente della Lega Pro, che ha così risposto: “Ho ascoltato e letto dei commenti che non sono pareri, ma idiozie allo stato puro. Qualcuno ha anche avuto il coraggio di sostenere che i campionati non dovessero essere fermati; altri hanno portato l’esempio delle morti bianche sul lavoro, o di un muratore che cade dai ponteggi. Ma dico, cosa hanno in testa? La morte è uguale per tutti, siamo d’accordo, ma questo è uno sport. Secondo me è giusto fermare tutto, perchè non so che spirito migliaia di ragazzi oggi sarebbero scesi in campo”. Stop deciso dalla FIGC, anche se Macalli racconta: “Mi ha chiamato Giancarlo Abete  e poi insieme abbiamo sentito Tavecchio per concordarci sul da farsi. Quando succedono tragedia del genere, la soluzione più giusta è a volte la più impopolare”.
Su Morosini: “Un dramma immane che non sempre si può prevedere. Noi dobbiamo fare solo tutto ciò che la medicina e la tecnologia permette in tema di prevenzione. Aumentare ulteriormente controlli già severissimi in Italia, e fare infiniti test prima di dare l’ok ad un ragazzo per l’attività agonistica”.
Non manca il paragone con l’Inghilterra, dove Muamba pochi giorni fa è stato più fortunato (se così si può dire) di Morosini: “Sono stato recentemente in Inghilterra per lo stage con la Nazionale di Lega Pro e nelle cittadine che abbiamo visitato c’erano 4 postazioni per defribrillatori ai 4 angoli del campo. Nessuna postazione deve essere a più di 40 metri dal punto in cui si trova il calciatore in difficoltà, e vi faccio notare che un defibrillatore costa 2 mila euro”.
Macalli intende passare ai fatti: “Nella mia telefonata con Abete, gli ho già anticipato che nel prossimo Consiglio Federale proporrò, anzi, imporrò, che ogni stadio italiano e di Lega Pro, abbia gli stessi 4 punti di primo soccorso nei 4 angoli. In alternativa non faremo disputare l’incontro”.
Macalli ribadisce: “La Circolare Federale imporrà l’obbligo a tutte le società; non capisco perchè in Italia si debba attendere sempre un episodio eclatante o una tragedia per prendere provvedimenti. Prendiamo ad esempio gli allenamenti durante la settimana: avete mai visto durante gli allenamenti un’ambulanza a bordo campo con personale qualificato? Perchè questi malori hanno la stessa probabilità di avvenire anche in settimana e non c’è la giusta assistenza?”.
Sui settori giovanili: “Dobbiamo prendere provvedimenti anche nei settori giovanili, e coinvolgere tutte le squadre dalla Serie A ai Primi Calci, migliorando le strutture e aumentando i punti per ambulanze e medici negli impianti sportivi“.

giovedì 14 luglio 2011

Lega Pro, il Presidente Macalli a Sky: "La riforma del campionato serve per tornare a un calcio di regole"

Mario Macalli, presidente della Lega Pro, è intervenuto in studio a Skysport 24. Ha affrontato vari temi, in primis quello delle iscrizioni: “Rispetto allo scorso anno, c’ è una ripresa. La Covisoc e la Commissione Infrastrutture stanno terminando il proprio lavoro e domani nel nostro consiglio direttivo ci confrontiamo sugli impianti, altro criterio fondamentale per essere iscritti”.
“La riforma cui abbiamo lavorato nasce dall’esigenza di tornare ad un calcio di regole , di rispetto delle stesse. Non ho un “numero magico” di squadre per la Lega Pro: ma da tempo abbiamo evidenziato l’esigenza di riformare il calcio. Siamo l’unica Lega che ha presentato una riforma, che è tangibile. C’è chi farà di tutto per bloccarla, così come la nostra linea sui giovani e sui contributi che vengono dati ai club che li impiegano. L’Aic contrasta il nostro progetto di valorizzazione dei giovani, una filosofia che è stata premiata anche da oltre trenta Leghe internazionali. Stiamo lavorando sui giovani calciatori italiani affinché diventino il serbatoio della Nazionale”.

giovedì 9 giugno 2011

Scommessopoli: il presidente della Lega Pro Macalli rigetta le accuse!

"Il mio calcio è sotto accusa impropriamente, purtroppo per colpa di qualcuno è coinvolto il movimento in generale, visto che si parla di taroccamenti in A, in B, in 1^ e 2^ Divisione".
Così il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, prima di fare il suo ingresso negli uffici della Federcalcio per il Consiglio federale. Il numero 1 della ex serie C, ai microfoni di Sky Sport 24, parla dell'inchiesta sul calcioscommesse, difende la sua Lega e attacca chi ne infanga il nome con i suoi comportamenti.
"Dicono che da noi ci sono problemi perché siamo poveri, ma non è così, se lei prendesse lo stipendio di Paoloni - dice Macalli riferendosi ai giornalisti - non sarebbe qui, ma a divertirsi. Prendeva tanti soldi sia dalla Cremonese che dal Benevento e in Italia ci sono tantissime persone che prendono 1.200 euro al mese e che hanno 4 figli, mica vanno a fare rapine. In Lega Pro, nella maggior parte dei casi, c'è un calcio pulitissimo con imprenditori seri. Io ormai da anni parlo di riforma dei campionati, oggi vedremo se entro il 30 giugno si può fare questa riforma, noi siamo disposti ad autoridurci, noi la coscienza a posto l'abbiamo".