"Il mio calcio è sotto accusa impropriamente, purtroppo per colpa di qualcuno è coinvolto il movimento in generale, visto che si parla di taroccamenti in A, in B, in 1^ e 2^ Divisione".
Così il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, prima di fare il suo ingresso negli uffici della Federcalcio per il Consiglio federale. Il numero 1 della ex serie C, ai microfoni di Sky Sport 24, parla dell'inchiesta sul calcioscommesse, difende la sua Lega e attacca chi ne infanga il nome con i suoi comportamenti.
"Dicono che da noi ci sono problemi perché siamo poveri, ma non è così, se lei prendesse lo stipendio di Paoloni - dice Macalli riferendosi ai giornalisti - non sarebbe qui, ma a divertirsi. Prendeva tanti soldi sia dalla Cremonese che dal Benevento e in Italia ci sono tantissime persone che prendono 1.200 euro al mese e che hanno 4 figli, mica vanno a fare rapine. In Lega Pro, nella maggior parte dei casi, c'è un calcio pulitissimo con imprenditori seri. Io ormai da anni parlo di riforma dei campionati, oggi vedremo se entro il 30 giugno si può fare questa riforma, noi siamo disposti ad autoridurci, noi la coscienza a posto l'abbiamo".
Fonte: eurosport.yahoo.com
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