di Alessandro Iraci
Il Pavia non va oltre il pari ad Avellino, ma guadagna un punto in classifica sul Foligno, che perde in casa contro il Taranto e resta ultimo. Gara bella e vibrante quella del 'Partenio' con il Pavia subito in svantaggio, a causa del gol di Zigoni. Azzurri che rischiano di subire il colpo del ko, ma che si ricompattano e, in avvio di ripresa ottengono un calcio di rigore per fallo su Marchi. Falco però sbaglia dagli undici metri. Gli azzurri però, in 11 contro 10 (espulso Izzo) ci credono e trovano il punto del meritatissimo 1-1 con Mattia Marchi. Ora per gli azzurri c'è l'impegno con il Como mercoledì al Fortunati.
Primo tempo - Mister Roselli schiera un Pavia formato trasferta con Cinelli al posto di Verruschi, Meregalli per Pezzi e con Marchi là davanti a sostituire lo squalificato Cesca. Pronti via e le cose per gli azzurri non si mettono di certo bene. Dopo il tentativo velleitario di Meza Colli, è l'Avellino a passare. Corre il 5' minuto, quando su un calcio di punizione per gli azzurri, i padroni di casa rubano palla, lancio lungo per Zigoni che si fa mezzo campo, prende la mira su Facchin e in uscita e lo fredda. E' il gol che gela il Pavia, che rischia subito dopo sulle conclusioni di De Angelis, Zappacosta e ancora Zigoni, ma in tutte le circostanze Facchin si salva. Il primo squillo pavese è di Statella, che al 19' ci prova con una botta da pochi passi, ma Fumagalli si supera. Ancora il Pavia con Falco che al 25' si rende nuovamente pericoloso, ma senza fortuna. L'occasione più ghiotta capita però sulla testa di Marchi che, attorno alla mezz'ora, coglie il palo. Falco e Marchi si trovano a meraviglia, con il fantasista tarantino che viene limitato a fatica dalla difesa di casa. E' però Marchi, che ha una gran voglia di mettersi in mostra, a rendersi pericolosissimo anche prima del finale della prima frazione, senza però che il risultato venga scalfito.
Secondo tempo - Nella ripresa si comincia con lo stesso copione recitato nel finale della prima frazione. Il Pavia, sotto di un gol, fa la partita, mentre l'Avellino difende e riparte con orgoglio. Dopo un avvio gagliardo, è il Pavia ad avere la più grossa occasione per segnare. Corre il 10' quando Marchi scappa a Izzo, che lo travolge in area. Per il direttore di gara è calcio di rigore e secondo giallo per il difensore irpino. Dal dischetto va Falco, ma Fumagalli, il migliore dell'Avellino, si oppone al numero 10 azzurro, sventando anche i due successivi tentativi di ribattuta proprio di Falco e di Verruschi. Roselli a questo punto cambia, togliendo un terzino, Meregalli e inserendo un esterno d'attacco come D'Errico, fresco vincitore del trofeo di Dubai con l'Under 19 di Lega Pro. Il Pavia così ci prova con maggiore insistenza e al 25' trova il meritato pari: Marchi con un tapin vincente, rompe la resistenza di Fumagalli, trasformando in oro una palla sporca. Il gol galvanizza il Pavia che le tenta tutte per provare a portare a casa i tre punti. Gli attacchi degli azzurri non sono però ben coordinati e il risultato non cambia più.
Le buone notizie che arrivano da Foligno però lanciano gli azzurri a +5 sugli umbri. Ora per il Pavia arrivano 2 due gare in casa contro il Como (mercoledì) e la Tritium (domenica).