di Alessandro Iraci
E' stato uno dei grandi protagonisti della cavalcata del San Genesio, guidandola dal campo con grinta e classe perchè ne era l'allenatore giocatore. Fabio Barbieri, tecnico della compagine sangenesina, che ha conquistato il passaggio di categoria in Promozione con sei turni d'anticipo, si è raccontato ai microfoni di Pavia Sport Mania, parlandoci anche dei big come Mark Iuliano e Omar Nordi, con i quali vincere è stato ancor più facile come recitava lo slogan sulla maglietta celebrativa esibita dalla squadra nel post gara di santa Cristina. "Questa è stata la mia prima esperienza da tecnico - ha detto Barbieri - Quando il presidente mi ha contattato ad inizio stagione ho subito cercato di mettermi a disposizione lavorando sul campo. L'unica cosa che posso dire è che nessuno a inizio stagione mi ha chiesto di vincere qualcosa, ma solo, come naturale di raggiungere i play off.
D'altronde quando in rosa si hanno giocatori così importanti è naturale puntare a vincere. Prima che i giocatori però ho scelto gli uomini. Persone che sapevo essere in grado di dare qualcosa in più. E così è stato." Il lavoro sul campo ha poi confermato le attese e il San Genesio ha confermato di essere la compagine più forte del girone. " Più la stagione avanzava - ha scherzato il tecnico - Più capivo che se non avessi vinto con questa squadra avrei dovuto strappare il cartellino da allenatore." Il segreto della vittoria però ce lo spiega Barbieri. "L'umiltà è stata la nostra arma in più - ha proseguito - Vedere gente come Mark Iuliano giocare con quella voglia e con quella umiltà è stato un bell'esempio. Nordi lo conoscevo già come persona, ma per quanto riguarda Mark è stata una bella scoperta per tutti. Iuliano sembrava un ragazzino pieno di voglia di fare." Tra gli undici che domenica hanno espugnato Santa Cristina c'era anche il mister, che ha fatto coppia con Iuliano al centro della difesa, come sempre in stagione. "A inizio anno avevo deciso di non giocare più - spiega il tecnico quarantatreenne - Poi però alla prima giornata Mark ha avuto un problema e allora mi sono rimesso in gioco. E' andata bene dai." Oltre al già citato Iuliano però la vittoria è di un gruppo stupendo a partire da Omar Nordi, uno degli attaccanti che hanno fatto la storia del Pavia Calcio. "Omar lo conoscevo già - conclude Barbieri- Avevamo giocato insieme a Lodi. A inizio stagione ricordo di aver fatto un discorso alla squadra dicendo che ognuno doveva dimenticare il suo passato e pensare al presente. Omar lo ha fatto e anche lui ogni domenica ci ha messo quel qualcosa in più aiutando anche i giovani a crescere. E signori 18 gol realizzati non sono di certo pochi."
D'altronde quando in rosa si hanno giocatori così importanti è naturale puntare a vincere. Prima che i giocatori però ho scelto gli uomini. Persone che sapevo essere in grado di dare qualcosa in più. E così è stato." Il lavoro sul campo ha poi confermato le attese e il San Genesio ha confermato di essere la compagine più forte del girone. " Più la stagione avanzava - ha scherzato il tecnico - Più capivo che se non avessi vinto con questa squadra avrei dovuto strappare il cartellino da allenatore." Il segreto della vittoria però ce lo spiega Barbieri. "L'umiltà è stata la nostra arma in più - ha proseguito - Vedere gente come Mark Iuliano giocare con quella voglia e con quella umiltà è stato un bell'esempio. Nordi lo conoscevo già come persona, ma per quanto riguarda Mark è stata una bella scoperta per tutti. Iuliano sembrava un ragazzino pieno di voglia di fare." Tra gli undici che domenica hanno espugnato Santa Cristina c'era anche il mister, che ha fatto coppia con Iuliano al centro della difesa, come sempre in stagione. "A inizio anno avevo deciso di non giocare più - spiega il tecnico quarantatreenne - Poi però alla prima giornata Mark ha avuto un problema e allora mi sono rimesso in gioco. E' andata bene dai." Oltre al già citato Iuliano però la vittoria è di un gruppo stupendo a partire da Omar Nordi, uno degli attaccanti che hanno fatto la storia del Pavia Calcio. "Omar lo conoscevo già - conclude Barbieri- Avevamo giocato insieme a Lodi. A inizio stagione ricordo di aver fatto un discorso alla squadra dicendo che ognuno doveva dimenticare il suo passato e pensare al presente. Omar lo ha fatto e anche lui ogni domenica ci ha messo quel qualcosa in più aiutando anche i giovani a crescere. E signori 18 gol realizzati non sono di certo pochi."
Nessun commento:
Posta un commento