Ex sodali, ora avversari. Gian Marco Bianchi vince il derby personale con Franco Curioni. «Sono contento per me, mi spiace per Franco. Purtroppo non c'è il pareggio - sorride il patron della Paul Mitchell che ha vissuto la gara in panca -. Abbiamo giocato con intensità e cuore: i ragazzi sono stati bravi ad interpretare il derby nel modo giusto. Mi sono piaciuti per come è stata impostata e gestita la partita. È una grande vittoria che ci deve spingere a giocare al massimo giovedì contro Santarcangelo per festeggiare bene il Natale».
Il presidente dell'Assigeco gira nello spogliatoio per fare i complimenti agli avversari. «Pavia ha meritato di vincere - Franco Curioni non dimentica la sportività -. Sono dispiaciuto per il risultato e deluso dalla prova dei miei giocatori. Ci credevo, ci tenevo, mi aspettavo più determinazione: la mia squadra sembra evaporata, ha perso le certezze».
L'Assigeco non ha sfruttato la supremazia a rimbalzo. «È una situazione che ci portiamo dietro da due, tre gare - sottolinea Simone Lottici, il coach rossoblu -. Prima facevamo 25 punti a quarto, ora fatichiamo a metterne 15. Vincere a rimbalzo non ci ha portato benefici: eppure nella prima fase della stagione era il nostro punto di forza. Persa la fiducia, il gioco ristagna e la palla sta troppo ferma: questo ci fa subire la pressione avversaria. Pavia è in un buon momento». Vista la scarsa mira da fuori, sarebbe stato meglio giocare di più vicino a canestro. «A un certo punto c'erano pochi spazi - continua il tecnico cremonese -. D'altronde se a 19 rimbalzi offensivi non segue una sostanziosa dote di punti è evidente che c'è una difficoltà. In una situazione di perdita di identità, di smarrimento, pesa pure l'assenza di Casagrande, un giocatore che sposta gli equilibri. Non ho mai fatto questi pensieri in passato, mi rendo conto che il concetto vale in questa situazione».
"Pat" Baldiraghi è giustamente soddisfatto. «Sognavamo una gara così, ci siamo preparati per giocarla secondo le nostre idee, con qualche adeguamento sui loro giochi e con intensità difensiva contro una delle squadra più forti della categoria come l'Assigeco che ritengo sia in un momento di crisi passeggera - commenta il tecnico della Paul Mitchell -. Nei primi due quarti i ragazzi sono riusciti a contrastare bene la pressione difensiva lodigiana conservando raziocinio su ogni possesso. Bravi a non calare né mentalmente, né fisicamente controllando il finale. A rimbalzo? Sappiamo di non avere la fisicità e l'atletismo dell'Assigeco: con la zona abbiamo messo una toppa sfidandoli da tre. Li ci è andata bene».
Fonte: il Cittadino di Lodi
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