La trasferta di Pavia, secondo incontro consecutivo lontano dallo “Iacovone”, non è per Dionigi appuntamento facile: “Ricordiamoci sempre che chi gioca contro di noi sembra debba fare la partita della vita e di conseguenza noi dobbiamo impegnarci il doppio. Insomma, a Pavia non ci aspettiamo una passeggiata”.
La formazione che Dionigi schiererà al “Fortunati” non dovrebbe riservare novità, anche se qualcuno ha ipotizzato un ballottaggio tra Rantier e Alessandro: “nessun ballottaggio – chiarisce Dionigi – ci vuole tempo per assimilare schemi e movimenti. Il caso Alessandro: è facile scendere in campo e giocare quindici minuti con le squadre allungate, altra situazione è invece scendere in campo contro difese ben schierate e meccanismi da rispettare. Tutti hanno bisogno del loro tempo per entrare negli schemi della squadra. L’anno scorso Ousmane Sy, che ho voluto fortemente a Gennaio, ha aspettato cinque partite prima di scendere in campo. Julien (Rantier, ndr) non giocava da un mese, dopo la sosta ha scontato la squalifica e può essere risultato poco brillante a Ferrara. Il suo apporto è fondamentale e non è mai in dubbio, e poi ricordiamoci che è il nostro capocannoniere”.
Quale Taranto allora a Pavia? Dionigi crede che la differenza in partita la faccia l’interpretazione della stessa: “Non c’è da discutere sull’approccio, i ragazzi scendono sempre in campo concentrati e, come avete visto anche a Ferrara, dominano per settanta minuti. Il Pavia adotterà un 4-4-2 classico, è una squadra da prendere con le molle. Solo noi possiamo fare la differenza, cercheremo come al solito di partire a spron battuto e giocheremo come sappiamo fare. Sicuramente non ci butteremo con foga in attacco alla ricerca del gol. A me il Taranto visto a Ferrara è piaciuto, spero di vedere un’altra prestazione simile”.
Nonostante un ruolino di marcia invidiabile, il perfezionista Dionigi è sempre alla ricerca di nuove soluzioni, soprattutto per il reparto offensivo: “lavoriamo sulla precisione in attacco e su qualche movimento diverso per portare in area anche gli esterni di centrocampo. L’importante per noi è anche concretizzare maggiormente il numero di azioni che ci capitano a partita, raccogliere più gol sarebbe maggiormente gratificante anche per i ragazzi”.
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