La Chateau d'Ax Urbino entra di diritto nella storia del volley italiano ed internazionale conquistando al primo tentativo la prestigiosa CEV Cup. Dopo il capolavoro confezionato nella gara di andata in terra di Russia, questa sera la formazione di Salvagni ha battuto in rimonta la Dinamo Krasnodar per 3-1, chiudendo nel migliore dei modi una grande stagione in Europa che l'ha vista assoluta protagonista con prestazioni e successi davvero memorabili.
Una serata indimenticabile per la città e per il territorio che hanno reso omaggio con i quasi 3000 spettatori sugli spalti del Pala Mondolce il giusto tributo ad una squadra che in appena due anni di Serie A1 ha messo in bacheca l'ambitissima CEV Cup. Competizione tra l'altro che per il quarto anno consecutivo continua a parlare italiano, dopo i successi della Scavolini Pesaro, dell'Asystel Novara e della Yamamay Busto Arsizio. Vittoria che arriva nella stagione delle celebrazioni del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia e che rende ancor più unica l'impresa compiuta dalla Chateau d'Ax urbino
Una serata indimenticabile per la città e per il territorio che hanno reso omaggio con i quasi 3000 spettatori sugli spalti del Pala Mondolce il giusto tributo ad una squadra che in appena due anni di Serie A1 ha messo in bacheca l'ambitissima CEV Cup. Competizione tra l'altro che per il quarto anno consecutivo continua a parlare italiano, dopo i successi della Scavolini Pesaro, dell'Asystel Novara e della Yamamay Busto Arsizio. Vittoria che arriva nella stagione delle celebrazioni del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia e che rende ancor più unica l'impresa compiuta dalla Chateau d'Ax urbino
La gara nel dettaglio
Posta in palio altissima al PalaMondolce di Urbino per la gara di ritorno della finale di CEV Cup. Si registra il tutto esaurito sugli spalti.
Coach Salvagni si affida al sei+uno titolare con Dalia in cabina di regia in diagonale con Renatinha, Petrauskaite e Di Iulio di banda, Wilson Makare e Garzaro al centro. Leonardi libero. Ovchinnikov risponde con l'asse Startceva-Bukreeva, Fofinha Ferreira e Murtazaeva laterali, Rogacheva e Kodirova. Ezhova libero.
La Chateau d'Ax parte contratta in avvio di primo set e permette alle avversarie di acquisire un discreto vantaggio (2-5). Rogacheva e soprattutto Bukreeva spingono in attacco (10-15). Urbino sente la tensione della partita e fatica nelle ripartenze. Ne approfittano così le giocatrici della Dinamo Krasnodar che con Murtazaeva e Fofinha affondano i colpi (11-19). Salvagni toglie l'evanescente Renatinha ed inserisce Jaline e l'attaccante brasiliana si mette subito in evidenza con alcune belle giocate. Set ampiamente compromesso con le russe che chiudono con due attacchi precisi di Kodirova per il 18-25 finale.
Salvagni al cambio di campo catechizza la squadra. Urbino riparte con un'altra marcia (4-1) sfruttando gli errori delle avversarie e la precisione di Petrauskaite. Di Iulio si carica la squadra sulle spalle (9-6), ed il muro di Wilson Makare e Garzaro sbarra la strada a Bukreeva. L'ace di Petrauskaite (14-10) e la sassata di Di Iulio (15-12) tengono distanti le russe, che si affidano alla pipe di Bukreeva (15-13), prima di crollare sotto i colpi di Jaline e Di Iulio. (18-14). E' un monologo della formazione marchigiana anche nella parte conclusiva del set, dove emerge il maggior tasso tecnico della Chateau d'Ax. Di Iulio e ancora Jaline ipotecano il pareggio di set (24-19), Startceva poi regala il venticinquesimo punto per l'1-1.
Il PalaMondolce è una bolgia incadescente e la terza frazione è una cavalcata trionfale della Chateau d'Ax, che parte fortissima (7-3). Garzaro sugli scudi, e ancora Jaline passano con continuità. Il muro della Chateau d'Ax è una linea maginot invalicabile persino per Kodirova e Bukreeva ipnotizzate da Wilson Makare e da Jaline (14-7). Vola Urbino. Petrauskaite è imprendibile (18-12), mentre Di Iulio mette nel mirino Fofinha, 'centrandola' sul 20-15. Un pallonetto spinto di Bukreeva prova a tenere a galla la Dinamo Krasnodar (20-15), ma la pipe di Di Iulio ed un errore ancora delle russe in ricostruzione (25-19) consegnano il 2-1 alla formazione italiana.
Senza storia il quarto set dove prevale ancora una volta il gioco corale delle marchigiane, dirette mirabilmente da Dalia in regia. Di Iulio onnipresente non fa sconti (13-6), e Jaline con una parallela interna (18-11) manda in visibilio il PalaMondolce. E' il preludio alla grande festa finale. Dalia e Wilson Makare murano Bukreeva e Kodirova (23-14), poi Petrauskaite sigla il match-ball. Bukreeva rimanda la festa di qualche secondo (24-16), poi l'errore di Fofinha in attacco (25-16) fa esplodere il PalaMondolce di gioia. La Chateau d'Ax Urbino è campione, e può alzare la sua prima CEV Cup. A premiare le vincitrici il Presidente di Lega Pallavolo Serie A Femminile On. Mauro Fabris, che ha così commentato il successo di Urbino: "La vittoria della Chateau d'Ax Urbino Volley in CEV Cup conferma ancora una volta le capacità dei club italiani della pallavolo femminile di conseguire risultati importanti. Con la presenza della Scavolini Pesaro nella Final Four di Champions League e la prima strepitosa e meritata vittoria della Chateau d'Ax Urbino in CEV Cup il movimento femminile si conferma nell'elite del volley europeo. Complimenti dunque alla societa', alle giocatrici e al tecnico per lo splendido obiettivo raggiunto".
Il capitano della Chateu d'Ax Urbino è stata premiata MVP della serata.
Coach Salvagni si affida al sei+uno titolare con Dalia in cabina di regia in diagonale con Renatinha, Petrauskaite e Di Iulio di banda, Wilson Makare e Garzaro al centro. Leonardi libero. Ovchinnikov risponde con l'asse Startceva-Bukreeva, Fofinha Ferreira e Murtazaeva laterali, Rogacheva e Kodirova. Ezhova libero.
La Chateau d'Ax parte contratta in avvio di primo set e permette alle avversarie di acquisire un discreto vantaggio (2-5). Rogacheva e soprattutto Bukreeva spingono in attacco (10-15). Urbino sente la tensione della partita e fatica nelle ripartenze. Ne approfittano così le giocatrici della Dinamo Krasnodar che con Murtazaeva e Fofinha affondano i colpi (11-19). Salvagni toglie l'evanescente Renatinha ed inserisce Jaline e l'attaccante brasiliana si mette subito in evidenza con alcune belle giocate. Set ampiamente compromesso con le russe che chiudono con due attacchi precisi di Kodirova per il 18-25 finale.
Salvagni al cambio di campo catechizza la squadra. Urbino riparte con un'altra marcia (4-1) sfruttando gli errori delle avversarie e la precisione di Petrauskaite. Di Iulio si carica la squadra sulle spalle (9-6), ed il muro di Wilson Makare e Garzaro sbarra la strada a Bukreeva. L'ace di Petrauskaite (14-10) e la sassata di Di Iulio (15-12) tengono distanti le russe, che si affidano alla pipe di Bukreeva (15-13), prima di crollare sotto i colpi di Jaline e Di Iulio. (18-14). E' un monologo della formazione marchigiana anche nella parte conclusiva del set, dove emerge il maggior tasso tecnico della Chateau d'Ax. Di Iulio e ancora Jaline ipotecano il pareggio di set (24-19), Startceva poi regala il venticinquesimo punto per l'1-1.
Il PalaMondolce è una bolgia incadescente e la terza frazione è una cavalcata trionfale della Chateau d'Ax, che parte fortissima (7-3). Garzaro sugli scudi, e ancora Jaline passano con continuità. Il muro della Chateau d'Ax è una linea maginot invalicabile persino per Kodirova e Bukreeva ipnotizzate da Wilson Makare e da Jaline (14-7). Vola Urbino. Petrauskaite è imprendibile (18-12), mentre Di Iulio mette nel mirino Fofinha, 'centrandola' sul 20-15. Un pallonetto spinto di Bukreeva prova a tenere a galla la Dinamo Krasnodar (20-15), ma la pipe di Di Iulio ed un errore ancora delle russe in ricostruzione (25-19) consegnano il 2-1 alla formazione italiana.
Senza storia il quarto set dove prevale ancora una volta il gioco corale delle marchigiane, dirette mirabilmente da Dalia in regia. Di Iulio onnipresente non fa sconti (13-6), e Jaline con una parallela interna (18-11) manda in visibilio il PalaMondolce. E' il preludio alla grande festa finale. Dalia e Wilson Makare murano Bukreeva e Kodirova (23-14), poi Petrauskaite sigla il match-ball. Bukreeva rimanda la festa di qualche secondo (24-16), poi l'errore di Fofinha in attacco (25-16) fa esplodere il PalaMondolce di gioia. La Chateau d'Ax Urbino è campione, e può alzare la sua prima CEV Cup. A premiare le vincitrici il Presidente di Lega Pallavolo Serie A Femminile On. Mauro Fabris, che ha così commentato il successo di Urbino: "La vittoria della Chateau d'Ax Urbino Volley in CEV Cup conferma ancora una volta le capacità dei club italiani della pallavolo femminile di conseguire risultati importanti. Con la presenza della Scavolini Pesaro nella Final Four di Champions League e la prima strepitosa e meritata vittoria della Chateau d'Ax Urbino in CEV Cup il movimento femminile si conferma nell'elite del volley europeo. Complimenti dunque alla societa', alle giocatrici e al tecnico per lo splendido obiettivo raggiunto".
Il capitano della Chateu d'Ax Urbino è stata premiata MVP della serata.
CEV Cup – Finale
Il risultato della gara di ritorno
Chateau d'Ax Urbino - Dinamo Krasnodar 3-1 (18-25, 25-19, 25-19, 25-16)
Il tabellino della gara
CHATEAU D'AX URBINO - DINAMO KRASNODAR 3-1 (18-25, 25-19, 25-19, 25-16) - CHATEAU D'AX URBINO: Leonardi (L), Wilson 12, Prado De Oliveira 12, Petrauskaite 18, Colombo, Garzaro 8, Di Iulio 20, Dalia 2. Non entrati Roani, Lapi. DINAMO KRASNODAR: Startceva 2, Shchukina, Rogacheva 11, Murtazaeva 5, Kodirova 11, Iskulova, Ferreira 15, Ezhova (L), Bukreeva 19. Non entrati Lebedeva, Lubnina, Kruglaya. ARBITRI: Van Gompel Cor - Gril David. NOTE - durata set: 21', 24', 22', 23'; tot: 90'. Chateau d'Ax URBINO: Battute errate 8, Ace 6. Dinamo KRASNODAR: Battute errate 6, Ace 3.
CEV Cup – Finale
Il risultato della gara di andata
Dinamo Krasnodar (RUS) - Chateau d’Ax Urbino Volley 0-3 (21-25; 24-26; 20-25)
CEV Cup - L'albo d'oro
2008 SCAVOLINI PESARO
2009 ASYSTEL VOLLEY NOVARA
2010 YAMAMAY BUSTO ARSIZIO
2011 CHATEAU D'AX URBINO
N.B. Dalla stagione 2007/08 la CEV Cup ha sostituito la Top Teams Cup.
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