di Alessandro Iraci
Quando un calciatore smette con il calcio giocato è una persona relativamente giovane, che se avesse fatto un qualsiasi altro mestiere sarebbe nel pieno della propria vita lavorativa. Ci sono campioni che quando smettono ci mettono un pò prima di capire quale sarà la loro strada e quale il loro futuro. Ce ne sono altri, che senza dubbi e perplessità si gettano anima e corpo in una nuova attività. Molti scelgono di restare in quel mondo che li ha osannati da giocatori, mettendo la loro esperienza al servizio di altri ragazzi. E' il caso di Marco Materazzi, ex numero 23 dell'Inter che per il futuro ha scelto la panchina. La nuova vita del difensore ex Inter, parte da Santa Cristina e Bissone, un piccolo paese in provincia di Pavia, dove questa settimana Materazzi sosterrà l'esame per diventare tecnico di base. Intanto da due mesi Matrix si prepara al Centro Sportivo dell'Atletica del Po sotto l'esperto occhio del Prof. Maldera. La sua nuova avventura parte da qui. Pavia Sport Mania Magazine lo ha incontrato per voi.
Esame poi il futuro - Quando arrivo al campo per intervistarlo lui è là con la sua maglietta giallo accesa dell'Inter a provare le situazioni di gioco che il Professor Maldera, responsabile del corso, sta insegnando ai suoi allievi. Si diverte e scherza coi suoi compagni di corso, che ha conquistato con la sua immensa semplicità e il suo sorriso. Lo dicono tutti qui. Per lui come per tutti gli altri corsisti martedì e venerdì sarà tempo di esami per diventare tecnico di base. Vuol dire che si può allenare la serie minori sino alla Serie D. E' il primo step, il primo passo per arrivare in alto. Il secondo si chiama Coverciano. Per quello però appuntamento a giugno. "Io sto molto bene - ha detto Materazzi, tra una foto e un'autografo - Nel fare questo corso mi sono divertito e appassionato molto." Un futuro che sarà indiscutibilmente legato al calcio per il difensore che segnò anche nella finale dei Mondiali del 2006. "Per adesso vivo alla giornata - ha detto tornando serio Materazzi - Penso a completare questo primo step, poi si vedrà."
Inter, che ricordi! - E'ancora fresco il ricordo degli anni bellissimi vissuti all'Inter dall'ex giocatore. Anni che lo hanno portato a vincere tutto: quattro Coppa Italia, quattro Supercoppa Italiana, cinque Scudetti, una Champions League e un Mondiale per Club. Poi in estate il mancato accordo col club nerazzurro per il rinnovo e per lui che dell'Inter ne è stata una bandiera la decisione che non ci sarebbe stata nessuna squadra al di fuori di quella nerazzurra. Troppi ricordi, troppo affetto, troppi amici. "I ricordi sono stupendi - ha detto l'ex difensore nerazzurro fissando una foto che aveva appena autografato, che lo ritraeva con la Champions a Madrid - Ovviamente faccio il tifo per l'Inter e sento ancora praticamente tutti i miei compagni. Quelli a cui sono stato più legato? Praticamente tutti, anche se ho un rapporto particolare con Stankovic, Zanetti e Julio Cesar. Beh poi c'è Eto'o anche se non è più dell'Inter..." Qualcuno dice il suo futuro sarà a fianco proprio di suo "fratello" Samuel Eto'o all'Anzhi. Questa volta però come allenatore.
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