Riparte il campionato con l’ultima giornata del girone di andata che vede Pavia ospitare San Mauro Torinese. La differenza tra le due squadre si denota subito con Pavia molto più forte sul piano tecnico ed atletico, significativo del fatto che il duro lavoro svolto durante le vacanze invernali sembrerebbe funzionare.
Coach Froggett prova nuove idee per l’anno nuovo come l’inversione tra Braschi, che va primo centro, e Maley che tiene il 10 sulle spalle e il risultato anche sul piano del gioco espresso dà ragione allo stratega anglosassone. Ritmo altissimo fin da subito con la mischia pavese che asfalta con un carretto i rivali portando in meta Livieri al minuto 5; gli ospiti tentano di tenersi in partita con un piazzato che li riporta vicini ma al quarto d’ora è sempre la seconda linea a meritarsi il dottorato in doppietta lampo con una tesi concernente placcaggi rotti e forza fisica e portando così il risultato sul 12 a 3 dopo la trasformazione di Verona. Una manciata di minuti dopo è ancora la mischia, vera protagonista di giornata, a farsi in avanti con un’incursione di quello che più che un carretto sembra una muta di lupi famelici, e a portare in meta il proprio capo branco, Nicola Cozzi che infila l’ennesima prestazione da vero pack leader come dicono i colleghi oltremanica. Sul 21 a 3 Pavia inspiegabilmente si spegne, lasciando molto possesso in mano agli ospiti e facendo parecchi errori sui fondamentali del passaggio; anche se lasciare il possesso agli avversari sembra solo una scusa per mettere in risalto le splendide doti difensive del tandem Braschi-Disetti che placcano qualsiasi cosa gli si pari dinnanzi lasciando gli avversari , già consci dalla superiorità della mischia gialloblu, a chiedersi in quale zona del campo avrebbero dovuto giocare.
Arriva però la meta ospite al 35’ con Regge e questa funge più da sveglia per Pavia che per San Mauro che sullo scadere trova la meta con una furba ripartenza in solitaria del duttile capitan Pallaro a chiudere il primo tempo; in principio di secondo tempo è ancora Pavia ad affacciarsi per prima in zona meta con ripartenze sequenziali dei propri avanti concluse con una plastica meta di Pallaro che si tuffa sopra il raggruppamento a ridosso della linea emulando il celebre volo dell’orca nel film Free Willy; il capitano della squadra di Froggett corona così una prestazione che lo vedeva impiegato nel ruolo di pilone destro, il quarto diverso nella stagione e l’ultimo a disposizione per concludere la prima linea dimostrandosi così duttile e preziosissimo per la propria squadra. Con il risultato in cassaforte Pavia tende ad aprire di più il pallone ma il risultato è solo quello di aumentare gli errori gestuali, il numero delle mischie e frammentare ancora di più il gioco. La partita finisce 31 a 8 e Pavia porta a casa 5 preziosi punti utili per tenere il passo con le prime in attesa del mese di fuoco che li attende con tutti gli scontri diretti in fila.
Fonte: Cus Pavia
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