di Alessandro Iraci
Per la quarta volta in stagione il Pavia Calcio ha voltato pagina. Via Claudio Sangiorgio, che rivestirà un ruolo in società fuori dal campo, e largo al quarto tecnico della stagione del centenario. E' Giorgio Roselli, perugino arcigno che viene dall'esperienza al Lecco. Trentanove anni di professionismo vissuti tra campo e panchina per salvare il Pavia. Un uomo d'esperienza dunque. Un cammino lungo che lo ha portato alla panchina di B con il Grosseto, esperienza che però durò solo tre giornate. La voglia di riscatto per il nuovo tecnico è tanta e per lui Pavia può certamente rappresentare un'occasione di riscatto. "Ho rabbia dentro e farò di tutto per trasmetterla ai giocatori". Ecco l'intervista al nuovo allenatore del Pavia.
Modulo e mercato - Dalle prime parole il neo tecnico pavese non è sembrato vincolato al modulo. "Il 4-4-2 o il 4-3-3 contano fino a un certo punto - afferma il tecnico - Il calcio non può essere imbrigliato. La difesa? Valuterò. In passato ho giocato sia a tre che a quattro" Poi Roselli ha voluto puntualizzare che dal mercato potrebbe arrivare qualcuno: "Chi meglio dei dirigenti sa di cosa ha bisogno questa squadra? Io ho visto due partite del Pavia, contro il Lumezzane e domenica contro il Taranto. So che la società è al lavoro per arrivare a un giocatore di qualità, ma già in rosa ce ne sono." Intanto le ultime parlano di uno scambio con il Como. Puccio ai lariani e Leandro Vicente in via Alzaia.
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