L'allenatore del Pavia Giorgio Roselli, artefice della
miracolosa rimonta che ha portato il Pavia la scorsa stagione alla salvezza, ha
rilasciato un'intervista a La Provincia Pavese.
Ormai la nuova stagione è alle porte, e il mister dei
biancoblu ha le idee chiare: "Dobbiamo lavorare per crescere, per
affrontare un cammino meno sofferto, gettando le basi per il salto di qualità
dell’anno successivo. Con la società abbiamo messo a punto un programma
biennale. L’idea è quella di realizzare qualcosa di importante, senza fare
pazzie".
Immancabile la battuta sul mercato e sul nuovo Pavia che sta
per nascere: "La società ha fatto tutto il possibile per trattenere quelli
rispetto ai quali c’erano margini di trattativa, adesso bisognerà essere bravi
a sbagliare il meno possibile, soprattutto sui giovani. Si tratta di prendere
quelli giusti e poi di saperli farli esprimere al massimo, il che non è affatto
scontato. Emblematico, in questo senso", ricorda, "il caso del Pavia
dello scorso anno: giocatori che sembravano finiti sono risorti perchè si è
ricreato l’ambiente giusto per farli rendere al meglio".
Roselli dice di non avere preferenze riguardo ai futuri
assetti della Lega Pro, augurandosi però che "ce li comunichino entro
tempi ragionevoli. Anche perchè ancora non sappiamo neppure se giocheremo in un
girone a 16, 18 o 20 squadre. E da questo punto di vista, le esigenze dei
numeri della rosa cambiano di molto", sottolinea, riferendosi alle ripercussioni
che l'organizzazione della Lega Pro nella prossima stagione causerà sul
mercato.
L'allenatore umbro non fa pronostici per la prossima
stagione per il suo Pavia, mentre dice la sua su chi è andato via, in
particolare su Falco: "E’ chiaro che se fosse stato per me li avrei
confermati tutti. Ma non era possibile. Mi sarebbe piaciuto trattenere Simone,
ma è uno che almeno fino alla B può tranquillamente giocare, era giusto che
sfruttasse l’occasione. Non credo che cercheremo un giocatore con il suo stesso
imprinting".
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