La Tribiunetta ai tempi della finale Playoff contro Pesaro |
La Pallacanestro Pavia ha un asso nella manica da giocare. È la seconda parte di stagione che già negli anni passati ha riservato al basket pavese e ai suoi tifosi enormi e ancora vivide soddisfazioni. Già nella stagione in cui Pavia sfiorò il salto in A1, perdendo la finale play off contro Pesaro, Pavia in stagione non fece un granché bene, qualificandosi solo nell ultimo turno di regoular season ai play off vincendo contro Caserta in un PalaRavizza stracolmo di tifosi bianconeri. Di lì furono solo soddisfazioni sino alla finale persa in gara quattro contro Pesaro. In una serie compromessa da due tiri sbagliati da Basei. Prima della finale però ne fecero le spese prima Soresina e poi Jesi. La seconda parte di stagione fu il perno anche della stagione di coach De Raffaele (l' ultima di Pavia in Lega Due). Qui la salvezza venne raggiunta sul campo, grazie a una seconda parte di season tutta grinta e cuore. A condannarci alla Lega Tre fu la mancanza di fondi, che costrinse Pavia a vendere il titolo, precipitando così fuori dalla Lega Due. Anche la scorsa stagione, Pavia duplicò le forze nella seconda metà della regoular season. Una squadra che sembrava spacciata, ma che invece arrivò a giocarsi la salvezza nei play out. Matera, più forte e dalle indubbie qualità ci condannò. Ma questa storia la sappiamo tutti. Quello che rimane è un dato di fatto. Da gennaio in poi per Pavia inizia storicamente un’altra stagione. Le quattro vittorie negli ultimi cinque turni sono sicuramente un buon viatico. Baldiraghi e i suoi ragazzi lo sanno benissimo. Per questo la vittoria contro Trieste è la medicina al prevedibile passo falso di Trento. Serviva essere più uniti, pensare da squadra e avere tutti a disposizione. Lo ripetevano sempre Baldiraghi e i suoi. Ora che ciò accade tutte dovranno temere Pavia. Il quinto posto è agganciato. Prossimo step Castelletto Ticino.
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