venerdì 28 gennaio 2011

Dai Salesiani per 'L'educazione nello sport" ospiti Allegri, Gamba, Pizzul e il dott. Combi

di Alessandro Iraci

Nella serata di giovedì 27 gennaio è andata in scena presso il teatro dei Salesiani di Pavia una tavola rotonda sul tema de 'L'educazione nello sport'. Al dibattito hanno preso parte il tecnico del Milan Massimiliano Allegri, il medico sociale dell'Inter Dott. Franco Combi, l'ex tecnico della Nazionale di Pallacanestro Sandro Gamba, il giornalista Alessandro Alciato e Bruno Pizzul nella veste di moderatore. La serata è partita dal tema del ruolo del genitore nell'educazione del giovane atleta, con quest'ultimo troppo spesso vittima di folli visioni dei genitori, per poi coinvolgere e toccare alcuni punti interessanti come la differenza dell'educazione dei vari prototipi di sportivi dal cestista al calciatore. Grazie al prezioso racconto di Alessandro Alciato, autore assieme a Stefano Borgonovo di "Attaccante nato",  il libro che racconta con l'aiuto dell'ex calciatore di Milan e Fiorentina la storia di questo campione nella vita, ancor più che nello sport, il tema si è spostato quindi ad una visione più nobile dei valori che lo sport offre.
"L'importante è lottare! Mi sono accorto che non c'è solo la vittoria." Con queste parole Stefano Borgonovo racconta l'importanza del momento certamente più delicato della sua vita. Tra un'aneddoto e l'altro raccontati dall'esperta voce di Sandro Gamba, la serata è volta alla conclusione, non prima di un invito e un richiamo del tecnico del Milan Allegri ai colleghi e agli addetti ai lavori. "Urge che dirigenti e giocatori abbiano un atteggiamento più educativo - conviene il tecnico- A volte la gara e la posta in palio ti portano ad avere certi tipi di reazione, ma quello che è importante è cercare per quanto possibile di contenersi." Infine un appello unanime: "Lasciate giocare i ragazzi. E' troppo più facile lasciare i ragazzi in casa davanti a una Play Station, ma così facendo non si fa il loro bene. Occorre invece che questi escano e tornino a realtà come l'oratorio."

Alessandro Iraci

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