Giornata uggiosa in quel di Pavia. Un mercoledì pomeriggio dedito alla partitella in famiglia e Filippo Falco mette subito in mostra dribbling e accelerazioni contro i compagni pavesi senza pettorina. Finita la partita contro Fasano, sotto l’attenta visione del nuovo allenatore longobardo Sangiorgio, si accende una sfida all’ultima punizione. Falco ne tira quattro, dai 20 metri, due vanno a bersaglio con la delicatezza di Mario Corso, entrambi mancini, cosi come in casa contro il Benevento e a Monza al "Brianteo". Poi tutti sotto la doccia e al termine Filippo Falco raggiunge i colleghi di Salento Sport per fare due chiacchiere sulla sua stagione e sul suo Lecce.
Falco, quanto le manca il Salento?
"Sì certamente mi manca, dal punto di vista climatico, sopratutto in giornate come queste con pioggia e nebbia."
A mille chilometri di distanza dalla sua Taranto è rimasto in contatto con qualcuno in sud Italia?
"Ho molti amici, anche ex compagni della Primavera, con cui mi sento giornalmente, ci teniamo aggiornati sulle nostre vite anche a distanza."
A proposito di Primavera, con Falcone…
"Mi sento anche con lui, abbiamo un buon rapporto."
L’impatto con il nord e Pavia?
"Certamente buono, poi appena giunto qui ho subito segnato in amichevole se non sbaglio contro l’Acqui Terme. Mi sono sentito subito a mio agio. Peccato per la tanta, troppa, nebbia (sorride, ndr)."
E’ arrivato nel pavese insieme a Fabio Romeo…
"Con Romeo ci siamo conosciuti nel ritiro con i giallorossi, in estate, qui ci supportiamo a vicenda."
Nel ritiro ha avuto modo di giocare con Di Michele, le ha rubato qualche segreto?